È nel centro di Serdiana, fra le stradine e le case fatte di pietre e di mattoni di terra cruda. Ha gli stessi colori, gli stessi volumi intorno al cortile nato per far entrare i carri trainati dal giogo di buoi. È opera dell'architetto Savin Couelle, che ha conservato con attenzione gli edifici antichi e ne ha integrato di nuovi, in un progetto rispettoso e coerente. Materiali e tecniche nuove si accostano alle tegole sarde e agli intonaci scabri. Le attrezzature di oggi si dispiegano negli spazi dell'agricoltura tradizionale. In grandi sale la cantina diventa un luogo di ospitalità e di cultura, dove tenere manifestazioni, incontri, corsi. Qui, un passo alla volta, l'uva si trasforma in vino che poi matura nel legno delle botti. Qui si accolgono gli ospiti, si degusta, si insegna. Si fa nascere il vino, si conserva la tradizione e la si mantiene viva e vitale.