Da quando nel 1997 Renato Vacca ha deciso di vinificare in proprio le uve un tempo cedute ai Produttori di Barbaresco, la denominazione si è arricchita di un nuovo protagonista.
Merito, oltre che della passione del produttore, anche dei vigneti situati in buona parte nel cru Ovello: calcari con vene di sabbia ad alto contenuto di calcio a 300 metri slm, esposte a sud-sud ovest.
Le vigne hanno un'età media di 40 anni (ma alcune ne hanno 70).
Da qui arrivano due vini che recensiamo (gli altri non sono ancora pronti): il Barbaresco 2004 e il ricchissimo Ovello 2003, che si ferma a un soffio dai 5 Grappoli. Ne sentirmo parlare negli anni.