Gli Anni Settanta e Ottanta del Novecento segnano una svolta per la vitivinicoltura friulana: da un'economia di consumo per lo più locale alla concezione di un prodotto enologico di più ampio respiro.
I giovani produttori dell'Isontino sono tra i primi a cogliere il vento del cambiamento e ad operare nel proprio territorio un ulteriore salto di qualità, attraverso scelte di campo fondamentali: ingenti investimenti per perfezionare la qualità dei processi e dei prodotti; il confronto tra produttori, per stimolare l'innovazione continua sul fronte tecnico e su quello della valorizzazione del prodotto; l'apertura verso l'esterno, per conoscere altre esperienze e affrontare nuovi mercati.
Impegno, dinamismo, razionalità consentono il rapido sviluppo di una viticoltura all'avanguardia, che fa da volano all'economia locale e contribuisce a modellare il paesaggio isontino. Passione, efficienza, innovazione diventano i fattori decisivi della rinascita.