Doro PRINCIC colse al volo, agli inizi degli anni '60, i primi stimoli che il neonato Consorzio dei vini DOC COLLIO -Conte Douglas ATTEMS in testa- offriva, in tema di qualità delle uve e dei vini e del futuro, soprattutto per i grandi bianchi, rappresentato dalla bottiglia. Intelligente, serio come pochi ed attento ad ogni innovazione, fu infatti tra i primi a spingere sull'imbottigliamento ed a studiare a fondo l'adattabilità, ai terreni di Pradis (marne ed arenarie) di vitigni francesi quali il Pinot bianco ed il Sauvignon, senza per questo rinnegare il suo amato Tocai friulano.
Con la saggezza di sempre, accentuata dopo i fatidici '80 anni, DORO ha saputo progressivamente passare il testimone al figlio Alessandro, cresciuto armoniosamente al suo fianco e con il quale tuttora vive, in ottima forma e lucidità, "coccolato" come si conviene ad un "grande vecchio" di buoni sentimenti dalla nuora, Maria Grazia, e dal nipote CARLO , studente d'enologia in quel di Cividale del Friuli e, come tale, garante del futuro tecnico della"DORO PRINCIC", Azienda modello che mantiene nel MARCHIO ed in etichetta il nome del fondatore.