Restaurata da poco c'è la suggestiva cantina risalente al XVI secolo, sicuramente una delle più antiche di San Floriano, essendo miracolosamente sfuggita alle devastazioni delle guerre mondiali. Con le pareti in pietra a vista e i soffitti a volta, accogliamo ospiti e amici per le degustazioni, fra le barrique in cui riposano e crescono i vini rossi.
Collegata armonicamente a questa si trova quella moderna, tecnologicamente avanzata, seguita da Giovanni e, saltuariamente, da un enologo di fiducia. Attrezzata con vasche in acciaio inox termo-controllate, dispone anche di botti di rovere per l'affinamento di alcuni vini.
La produzione, di oltre 90.000 bottiglie, coniuga la tradizione con l'innovazione. Gli autoctoni Malvasia, Ribolla e Tocai friulano, più il passito Picolit, si uniscono ai vitigni francesi d'importazione tardo-ottocentesca: Pinot grigio, Sauvignon, Chardonnay fra i bianchi, e Cabernet franc, Cabernet Sauvignon e Merlot, a bacca rossa.