A Carmignano la vite si coltivava già nell'epoca preromana, circa 3000 anni fa, come dimostrano i vasi da vino e le coppe da degustazione trovati nelle tombe etrusche.
Nell'archivio di stato di Firenze è stata rintracciata una pergamena datata 804: si tratta di un contratto di affitto che documenta come già 1200 anni fa a Capezzana venissero coltivati olivi e viti per la produzione dell'olio e del vino.
Nel primo Rinascimento una donna, Monna Nera Bonaccorsi, costruiva la prima "casa da Signori" e nove case poderali con i relativi impianti viticoli. Altre generazioni e famiglie si sono avvicendate nella proprietà della tenuta: i Cantucci, imparentati con i Medici, che per oltre 150 anni hanno posseduto e migliorato l'azienda. In particolare Maria Maddalena Cantucci, sposata nel 1734 al Marchese Bourbon del Monte, acquistò nuovi terreni aumentando il numero dei poderi, creò nuovi vigneti e costruì una cantina più grande e altri edifici aziendali. La sua perfetta amministrazione è testimoniata dai libri contabili - ancora nell'archivio di Capezzana - in cui tutto è annotato con precisione.
Alessandro Contini Bonacossi acquistò la fattoria di Trefiano e la fattoria del Poggetto dal Marchese Amman Niccolini portando il numero dei poderi a 125. Fu costruita la nuova tinaia, progettata dall'architetto Michelucci, la superficie a vite fu portata a 100 ettari e il vino e l'olio esportati in tutto il mondo.