Foradori è, oggi, un'azienda in cammino. Dopo dieci anni d'uso dei preparati biodinamici in vigna e di attenzioni quotidiane in cantina iniziamo a percepire il valore del nostro lavoro.
La conoscenza e la consapevolezza dei cicli naturali si sono perfezionate durante lunghi anni di apprendimento: ogni stagione ci porta cose nuove, ogni giorno insegna e ci fa capire.
Abbiamo imparato a metterci in ascolto per cogliere le sottili differenze esistenti in natura e a preservare la sincerità del carattere dell'uva nell'espressione del suo luogo d'origine.
La nostra gestualità agricola si eleva così a creatività: abbiamo il compito e il privilegio di alzarci ogni mattino e di essere liberi di lavorare assecondando il messaggio che la terra ci vuole dare in quel momento.
Lavoriamo fra le montagne coltivando il Teroldego nei suoli alluvionali del Campo Rotaliano, la Nosiola e il Manzoni Bianco sulle colline argilloso-calcaree di Cognola.
Foradori non usa sostanze chimiche di sintesi, insetticidi o concimi. È certificata Demeter e ICEA dal 2009.
Raccogliamo le uve di 26 ettari di vigna - l'80% a Teroldego, il 15% a Manzoni Bianco e il 5% a Nosiola - per produrre in media 160.000 bottiglie ogni anno: 90.000 di Foradori, 20.000 di Granato, 20.000 di Fontanasanta Manzoni Bianco, 8.000 di Fontanasanta Nosiola e 10.000 per ciascuno dei vecchi vigneti di Teroldego Sgarzon e Morei.