La mia avventura inizia qui a Torbe di Negrar. Sulle alte colline a cavallo tra la Valpolicella Classica e il Parco regionale della Lessinia.
Terra da sempre dedita all'agricoltura e all'escavazione della Pietra di Prun o Pietra della Lessinia
La Terre di Pietra deve il suo nome al terreno di tipo calcareo marnoso caratterizzato da una formazione a strati di solida pietra.
La nostra etichetta, formata da tante righe colorate, vuole rappresentare i diversi strati di pietra che compongono il nostro sottosuolo. Inoltre, poiché i cavatori davano ad ogni corso (strato) un nome a seconda della posizione o dell'uso prevalente o alla pigmentazione, i nostri vini riprendono tali nomi. Ecco come sono nati i nomi: Stopegna, Stelar, Mesal, Rosson e Rabiosa.
Nella mia cantina non troverete tecnologia. Solo tanta artigianalità, preferisco dare spazio alle mani e all'istinto che alla modernità.
Nell'appassimento delle uve non utilizzo deumidificatori o ventole, tutto avviene in maniera naturale aprendo o chiudendo le varie aperture. Non ho fretta e lascio all'uva tutto il tempo necessario.
In vinificazione non utilizzo fermentini o altri tipi di vasche automatizzate. Rimontaggi, follature e tutte le altre operazioni necessarie vengono svolte a mano a seconda di come sento e vedo il vino.
Il risultato sono vini senza compromessi, molto legati alla territorialità e all'andamento stagionale della singola vendemmia. Dalla spiccata acidità e freschezza quelli prodotti con le uve della zona collinare di Torbe, più morbidi e strutturati quelli prodotti sui terreni fertili di Marcellise.