LE COLTURE A VINITALY 2025: UN VIAGGIO NEL TEMPO E NEL TERROIR DELLE RIVE DI SANTO STEFANO

  • 09/04/2025

Protagonista una verticale d’autore del Valdobbiadene DOCG Extra Brut Gerardo.

C’è un modo autentico e profondo di raccontare il Prosecco. Un modo che parte dalla terra, attraversa le generazioni e arriva dritto al calice. Lo ha dimostrato Le Colture – storica azienda di Santo Stefano di Valdobbiadene – durante l’edizione 2025 di Vinitaly, con una verticale esclusiva del Rive di Santo Stefano Gerardo Extra Brut, guidata dal degustatore Gianpaolo Giacobbo.

Quattro le annate protagoniste – 2017, 2019, 2021 e 2023 – selezionate per offrire una lettura in profondità della vocazione evolutiva di questo spumante dal carattere deciso ma sempre misurato.

«Abbiamo deciso di proporre una verticale di Rive di Santo Stefano Gerardo Extra Brut per riuscire a tradurre in modo autentico l’espressività di questo luogo collocato nel cuore della denominazione di Valdobbiadene e Conegliano – ha spiegato Gianpaolo Giacobbo –. Le vigne vecchie affondano le proprie radici in un terreno variegato di origine sedimentaria ma anche calcarea, e quindi dotato di una fine espressività minerale. L’ingrediente tempo diventa quanto mai utile per mettere in luce il talento di questa zona; non si tratta infatti solo di resistere agli anni che passano, ma di modellarsi con esso, rilasciando sfumature nuove che la giovane età non potrà mai dimostrare. Il Prosecco, tuttavia, deve mantenere sempre il proprio slancio e la sua naturale piacevolezza. Suolo, vitigno e l’esperienza della famiglia Ruggeri rappresentano un’occasione da cogliere per scoprire un mondo che, sebbene sia molto famoso, nasconde tesori impensabili.» A seguire, è stato servito un risotto agli asparagi cucinato a vista da Chiara Barisan del Ristorante Salis, raffinato indirizzo nel cuore delle colline di Valdobbiadene, noto per la sua cucina stagionale e sincera, capace di esaltare il territorio. Ad accompagnare la degustazione, è stata esposta e presentata agli ospiti una selezione di rocce per raccontare visivamente l’identità geologica del suolo da cui nasce questo spumante di rara eleganza. Uno strumento in più per comprendere il legame profondo tra il vino e la sua origine, fatto di stratificazioni calcaree, sedimenti marini e una mineralità che ritroviamo in ogni sorso.

«Siamo convinti che il Valdobbiadene abbia ancora tanto da raccontare, anche su orizzonti temporali più ampi. - ha commentato Veronica Ruggeri - Con questa verticale abbiamo voluto accendere i riflettori su un cru che ci rappresenta profondamente, per mostrare quanto eleganza e longevità possano convivere anche nel mondo del Prosecco.»

Fondata nel 1983 da Cesare Ruggeri, Le Colture è oggi guidata dai figli Silvia, Alberto e Veronica, che portano avanti una filosofia produttiva basata sull’identità del territorio, sulla sostenibilità e sulla qualità come scelta quotidiana. I 45 ettari vitati si estendono tra Santo Stefano, Cartizze, Valdobbiadene e le colline del Montello, in un mosaico di microaree che permettono di interpretare la Glera in tutte le sue sfumature, anche attraverso progetti coraggiosi come questo.

Ancora una volta, Le Colture ha saputo offrire non solo un vino, ma un racconto che attraversa il tempo, la terra e la famiglia. Un racconto che continua a sorprendere chi sa ascoltarlo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
09/04/2025

COMMENTI

PER INSERIRE UN COMMENTO DEVI ESSERE REGISTRATO


Non sono stati scritti ancora commenti su LE COLTURE A VINITALY 2025: UN VIAGGIO NEL TEMPO E NEL TERROIR DELLE RIVE DI SANTO STEFANO. Scrivi tu il primo commento su LE COLTURE A VINITALY 2025: UN VIAGGIO NEL TEMPO E NEL TERROIR DELLE RIVE DI SANTO STEFANO

IT EN