1. Codice della strada in Langa: difficoltà per i ristoranti del Barolo
A partire da sabato 14 dicembre 2024, le nuove norme del Codice della Strada rendono più severi i controlli sull’alcol alla guida. Nei ristoranti di Barolo, situati nel cuore delle Langhe, il “day one” della stretta sull’alcol ha già mostrato i primi effetti: meno clienti disposti a degustare più bicchieri, con un danno per le classiche proposte da cinque calici. Alcuni ristoratori temono l’impatto sul turismo enogastronomico, mentre altri si interrogano su soluzioni come l’autista privato o l’offerta di pacchetti che includano il trasporto.
2. Formaggi & vini: non solo rossi
La credenza comune vuole che il formaggio si abbini solo al vino rosso. In realtà, la scelta del vino dipende dal tipo di formaggio: un vino bianco fresco o un rosato possono esaltare formaggi giovani e cremosi, mentre i formaggi stagionati trovano un ottimo compagno in rossi più strutturati. Vale sempre la pena sperimentare, magari con un calice di bollicine per formaggi a pasta morbida o con vini dolci per formaggi erborinati.
3. Trebbiano d’Abruzzo a Natale: meno di 20 euro, qualità garantita
Gambero Rosso ha segnalato il Riesling Campo della Fojada 2023 di Tenuta Travaglino (Oltrepò Pavese) tra i migliori bianchi sotto i 20 euro da regalare a Natale, ma non è l’unico. C’è spazio anche per il Trebbiano d’Abruzzo, vitigno che interpreta la qualità crescente dell’Abruzzo. Un buon bianco, economico e versatile, per accompagnare pranzi e cene festive all’insegna della convivialità.
4. Il vino europeo al 2035: tutto in calo
Secondo l’outlook di medio termine della DG Agri dell’Ue, entro il 2035 la produzione, i consumi, le superfici vitate e le esportazioni di vino in Europa caleranno. Un quadro preoccupante, aggravato dal cambiamento climatico e dal declino dei consumi. La sfida per i produttori sarà trovare nuove strategie per affrontare i mutamenti del mercato e preservare l’equilibrio economico delle aziende vitivinicole.
5. Irpinia, la voce di Molettieri: “Cooperazione per i grandi vini campani”
In Irpinia, terra dell’Aglianico e del Taurasi, il noto produttore Salvatore Molettieri invita i colleghi a fare squadra. L’annata 2024 si è rivelata buona per l’Aglianico, ma senza la capacità di unire le forze e lavorare in sinergia, il potenziale del territorio rischia di restare inespresso. L’unione, sostiene Molettieri, potrebbe rafforzare la reputazione dei vini campani sui mercati internazionali.
6. Sardegna, sblocchi PAC: la Regione aggiornerà la Carta dei Suoli
In Sardegna, il mancato aggiornamento dei layer per le Pratiche Locali Tradizionali (Plt) ha impedito la validazione della Carta dei Suoli. Questo ha bloccato i pagamenti dei fondi PAC. La Regione è ora pronta a intervenire per sbloccare la situazione, consentendo alle aziende agricole sarde di ricevere gli aiuti previsti.
7. Franciacorta: lo “stupore tranquillo” dei vini fermi di Cotarella
Con la consulenza dell’enologo Riccardo Cotarella, la Franciacorta, nota per gli spumanti metodo classico, prova un nuovo capitolo con vini fermi, Chardonnay e Pinot Nero in purezza. Una scelta che testimonia il desiderio di andare oltre le bollicine, per offrire una gamma più ampia e attrarre nuovi segmenti di mercato.
8. Quanto vino si può bere prima di mettersi alla guida?
Le nuove norme del Codice della Strada prevedono sanzioni più severe per chi guida in stato di ebbrezza. Il limite alcolemico è 0,5 g/L, zero per neopatentati e professionisti. Non esiste una regola fissa in termini di bicchieri, poiché variabili come peso, sesso e metabolismo influiscono sul tasso alcolemico. Meglio non rischiare e godersi il vino con moderazione, magari evitando di mettersi al volante.
9. Bollicine italiane superano i vini rossi all’estero
Lo spumante italiano batte i vini rossi nelle esportazioni: con 528 milioni di bottiglie spedite oltreconfine nei primi 9 mesi 2024, superano i rossi (524 milioni) e i bianchi (460 milioni). È la prima volta nella storia. Lo rivela l’Osservatorio Unione Italiana Vini, che sottolinea il consolidamento delle bollicine come prodotto trainante dell’export italiano.
10. Accademia della Vite e del Vino: fiducia nel futuro, nonostante tutto
A 75 anni dalla sua fondazione, l’Accademia della Vite e del Vino invita a guardare al futuro con positività. Nonostante le difficoltà, la storia dimostra che il settore enologico ha superato più volte momenti critici. Oggi, tra cambiamenti climatici, calo dei consumi, vini dealcolati e sostenibilità, il vino deve evolvere e trovare nuove strade per mantenere la sua centralità culturale e sociale.
11. Andrea Lonardi: “La GenZ non si avvicina al vino. Siamo stati fighi, ora siamo cringe”
Il Master of Wine Andrea Lonardi analizza la crisi dei consumi tra i giovani: forse è la generazione precedente ad aver creato un’immagine troppo elitaria del vino, ostacolando il suo approccio alle nuove generazioni. Serve un linguaggio più inclusivo, meno pomposo e più in sintonia con la cultura pop, per riavvicinare i giovani a un prodotto ricco di storia e significati.
12. Le grandi aziende vitivinicole guardano avanti
GIV, Medici Ermete, Zonin 1821, Cantine Lunae, Marchesi di Barolo, Di Majo Norante, Tenimenti Leone, Torrevento e Banfi, unite dal Consorzio Italia del Vino, restano ottimiste e guardano al futuro con strategie mirate alla qualità, alla sostenibilità, all’enoturismo. Nonostante le sfide, credono nel potenziale del vino italiano sui mercati mondiali.
13. Toscana, fascette Docg in lieve calo (-1,4%) nei primi 10 mesi 2024
I dati sulle fascette di Stato, che misurano il volume di vini Docg immessi sul mercato, mostrano un lieve calo in Toscana (-1,4%). Un segnale da interpretare con prudenza, ma che suggerisce la necessità di mantenere alto il livello di promozione e consolidare i mercati.
14. Siena, polo del vino toscano?
Dopo Enoteca Italiana, Accademia della Vite e del Vino, Città del Vino e Wine & Siena, la città del Palio può candidarsi a tornare protagonista del panorama enologico toscano. Un patrimonio di culture, istituzioni e manifestazioni che la rendono un hub naturale per la promozione del vino e dell’enoturismo.
15. Slow Wine Fair 2025: focus sul packaging
Dal 23 al 25 febbraio 2025 a BolognaFiere torna Slow Wine Fair, che quest’anno, oltre ai temi del suolo, si concentrerà su packaging, trasporto e stoccaggio, invitando i produttori a riflettere su come ridurre l’impatto ambientale della filiera. Obiettivo: rendere più sostenibile l’intero ciclo di vita del vino.
16. Comitato Vini Dop e Igp: Zanardo alla presidenza
Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha nominato il nuovo Comitato nazionale vini Dop e Igp, con Michele Zanardo presidente. Un organo strategico per l’aggiornamento dei disciplinari, la protezione delle denominazioni e la promozione dell’eccellenza vinicola italiana.
17. 150 vini piemontesi più presenti nei ristoranti Usa
Il 18 dicembre, al Castello di Grinzane Cavour, Somm.ai e Stevie Kim (Italian Wine Podcast) presenteranno la lista dei 150 vini piemontesi più gettonati nei ristoranti americani. Un’iniziativa che mette in luce la solidità del Piemonte enoico sul mercato statunitense e offrirà spunti sui gusti dei consumatori a stelle e strisce.
18. Michele Zanardo, una presidenza che promette continuità
Già presidente e vicepresidente in passato, Michele Zanardo guiderà per i prossimi tre anni il Comitato nazionale vini Dop e Igp. Una figura di esperienza per affrontare le sfide del disciplinare, la qualità dei vini e la loro tutela sullo scenario internazionale.
19. Linguaggio del vino: serve una svolta
Ilaria Cappuccini, alias Just.saywine, ribadisce la necessità di un linguaggio più semplice, inclusivo, meno tecnico e ridondante per avvicinare i giovani e renderli partecipi di un mondo ricco di tradizioni, ma anche di modernità. L’obiettivo è far percepire il vino come un prodotto contemporaneo, senza perdere le sue radici.
20. Tascante: 15 anni di vino sull’Etna con Tasca d’Almerita
Dal 2007 la famiglia Tasca investe sull’Etna, producendo vini che riflettono il terroir vulcanico. Con l’acquisizione di nuovi terreni nel 2016 e l’avvio della cantina Marchesa, il progetto Tascante consolida l’Etna come territorio di riferimento per vini di carattere e personalità.
21. La famiglia Grosjean, 400 anni di storia in Val d’Aosta
La famiglia Grosjean, radicata in Val d’Aosta, è un esempio di come la viticoltura, anche in aree montane, possa fiorire con determinazione e rispetto della tradizione. Oggi produce vini che testimoniano la cura del territorio e l’eredità di generazioni di vignaioli.
22. Borgo Condé, appuntamenti natalizi tra visite e degustazioni
La cantina di Borgo Condé Wine Resort apre le porte ai visitatori nelle giornate del 15 e 21 dicembre. Un’occasione per scoprire da vicino la produzione, acquistare regali e degustare vini in un’atmosfera festiva, immergendosi nella magia natalizia tra le colline romagnole.
23. In VINO VeritARS: artisti e cantine pugliesi a Bitonto
Il 14 dicembre, l’associazione Asteria Space ospita la terza tappa di “In VINO VeritARS” a Bitonto, unendo cantine e artisti pugliesi. In mostra le opere di Angela Regina e un calice di vino di Valentina Passalacqua, per una serata che celebra creatività, territorio e sapori locali.
24. Cantina di Venosa: Aglianico del Vulture al top
La Cantina di Venosa chiude il 2024 con numerosi riconoscimenti grazie ai suoi Aglianico del Vulture, che conquistano premi e punteggi elevati in guide e concorsi. Un segno del potenziale del Vulture e dell’impegno dell’azienda nel promuovere l’identità enologica della Lucania.
25. Masciarelli, restyling delle etichette della linea Classica
La storica cantina abruzzese Masciarelli rivede l’immagine dei suoi vini Rosato IGT e Trebbiano d’Abruzzo DOC della linea Classica. Le bottiglie abbandonano la tradizionale etichetta a favore di una serigrafia che celebra la natura incontaminata della regione, in omaggio alla biodiversità e alla sostenibilità.
26. Mezzacorona: bilancio solido e investimenti green
Il Gruppo Mezzacorona approva il bilancio 2024 con 212 milioni di euro di fatturato e strategie orientate alla sostenibilità, dal SQNPI alla certificazione ambientale. Un segnale di stabilità e lungimiranza in un panorama enologico non privo di incertezze.
27. Il vino come vero “social” senza tempo
Mentre i social network cambiano e si evolvono, il vino rimane il vero “social” per eccellenza: un collante culturale e sociale, un’emozione condivisa attorno a un calice, un viaggio attraverso territori, tradizioni e storie umane. Un rito che non ha bisogno di like né follower per essere autentico.
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