15 stati membri e il parlamento europeo chiedevano un no alle liberalizzazioni e una conferma dei diritti di impianto attuali.
Il Commissario Ciolos aveva annunciato la creazione di un Gruppo di Alto Livello per la gestione dei diritti di impianto.
Il primo incontro si è tenuto il 19 aprile a Bruxelles.
La Commissione ora vuole approfondire le sue conoscenze sulla questione.
Il rappresentante dei Vini a Denominazione di Origine che ha partecipato alla riunione, Riccardo Ricci Curbastro, Presidente di EFOW – Federazione Europea dei Vini di Origine, ha
dichiarato: “ Vogliamo essere costruttivi, credendo nel nostro impegno e con la forza dei nostri numeri di rappresentatività (ben oltre l’80% della produzione vitivinicola a DO europea): faremo delle proposte precise in questo Gruppo. Ma la Commissione non deve accontentarsi di semplici raccomandazioni, dovrà dare risposte concrete a breve termine, e cioè già all’interno della PAC”.
Ciolos ha giudicato “semplicistici e politici” i comportamenti e le iniziative della filiera ma comunque la commisione deve rispondere adeguatamente.
Bernard Farges, Vice Presidente di EFOW, ha dichiarato ha
concluso Ricci Curbastro: “Nel momento in cui l’Unione europea
ha appena speso somme ingenti per l’estirpazione di 150mila ettari, la Commissione vuole
liberalizzare totalmente l’impianto di nuovi vigneti su tutto il territorio comunitario: è follia!”
Conclude Ricci: ".... C’è il problema della gestione del territorio, della salvaguardia e della valorizzazione del paesaggio, della qualità e della diversità, della cultura e del tessuto sociale locale estremamente
ricco e variegato. Chiediamo alla Commissione di avere capacità di ascolto e di ambizioni!”
Che ne pensate voi?