Corposo, elegante, con un profumo che ricorda il frutto passito con note dolci e morbide di frutta secca, spezie e tabacco prende vita così dal vetro che lo racchiude, l’Amarone Mater. Una sintesi fra i valori del territorio della Valpolicella, le sue tradizioni e il mai finito sapere dell'uomo. Prodotto solo in annate particolarmente favorevoli alla maturazione ideale delle uve che ne sono al contempo scheletro e sembianze corporee, l'Amarone Mater Riserva 2010 Domìni Veneti, prodotto dalla Cantina Valpolicella Negrar, nei vigneti di Jago, cru tra i più vocati della Valpolicella classica, appartiene alla linea Collezione d'Autore. Un vino altero ma non superbo e che non ha paura di superare il limite della sua eccezionalità.
Un'esclusività evidenziata anche dall'etichetta, disegnata nel 1996 da Milo Manara e, a partire da Mater 2004, dal'artista scaligero Gianni Burato, che ha scelto di raccontarlo attraverso l'immagine di una donna-vitigno radicata nella terra e le cui braccia protese verso il cielo diventano tralci ricchi di grappoli di Corvina, Corvinone e Rondinella. Quei grappoli che da sempre mutano con il sapere dell'uomo e diventano morbide e rotonde sensazioni di piacevoli carezze al palato dopo averlo incantato con la forza tannica amorevolmente equilibrata del loro stare pigiate insieme, per diventare Amarone. O meglio l'Amarone Mater Riserva 2010 Domìni Veneti, che vede le sue migliori annate nel 1990, 1995, 1997, 2000, 2003, 2004, 2008 e 2010 e dove meglio risalta il suo rosso granato profondo, saturo e intenso, con un bouquet che induce il “naso” a perdersi nella sua complessità, aiutato dalle guide speziate che lo portano verso l'etereo mondo che solo i grandi vini riescono a regalare. Insomma un vino che diventa quasi un cordone ombelicale per unire i sensi dell'uomo alla Madre Terra. Come ben lascia intendere l'etichetta dell'artista Gianni Burato.
Evidente che un gioiellino enologico di tale aristocratica genia non poteva passare inosservato alla World Association of Wine Writers & Journalists, che ha stilato il World Rankings of Winesa & Spirits report 2017 valutando premi e medaglie di oltre 700.900 vini e oltre 80 concorsi e wine show. Da qui poi la classifica dei 100 vini che, nel complesso, hanno raggiunto un punteggio di almeno 125 punti e fra questi, il Domini Veneti Amarone della Valpolicella Classico Riserva Mater 2010. Primo vino italiano a comparire al 42 posto portando all'attenzione mondiale il cuore della Valpolicella Classica, nella frazione di Jago, dove nascono le uve su terrazzamenti a secco.
Altimetria da 200 a 250 metri s.l.m. Esposizione sud-est sopra un terreno a tratti argilloso, a tratti calcareo, posto su detriti alluvionali. Sistema di allevamento a pergoletta veronese; età delle viti in produzione: 15-25 anni. Carico di gemme per ceppo: 16/18 e densità di impianto: 3.300/3.500 viti per ettaro con una resa media ettaro di 20 hl.
Vendemmia dalla fine di settembre alla prima decade di ottobre con selezione esclusivamente manuale. Appassimento in fruttaio per 130 giorni. Pigiatura con diraspatura delle uve. Temperatura di fermentazione da 12° a 23° C. Macerazione per 35 giorni, dei quali 15 a freddo.Follature manuali con la frequenza di 3 al giorno. Spostamento in barrique a fine maggio. Fermentazione malolattica completa. Affinamento in barrique nuove da 225 litri di rovere Francese Allier e Never per 36 mesi. Affinamento in bottiglia per 12 mesi. Stabilizzazione: naturale .