La fondazione Masi ha annunciato i vincitori del Premio Masi Civiltà Veneta 2013 che firmeranno la botte di Amarone Masi dedicata a loro.
Giunto alla XXXII edizione, il Premio Masi Civiltà Veneta oltre trent'anni celebra la creatività e l'impegno di persone o istituzioni impegnate ad affermare e a promuovere i valori fondanti della societa' e del vivere civile: scienza, attualita', impresa e vino, impegno sociale. Il premio per loro la firma su una botte di Amarone, uno dei prodotti più espressivi e peculiari della terra veneta.
Sandro Boscaini, Vicepresidente della Fondazione Masi, presidente di Masi Agricola e ideatore del Premio lo illustra così "Il Premio e la Fondazione Masi sono strettamente legati alla nostra storia produttiva e hanno come obiettivo quello di tradurre in valore aggiunto per le nostre comunita' il successo di un vino, l'Amarone, espressione d'eccellenza del nostro territorio. In questi trent'anni abbiamo cercato gli interpreti migliori di quei valori che hanno fatto grande la nostra regione e il nostro Paese e sui quali dobbiamo continuare ad investire".
Quest'anno setti gli illustri premiati:
"Grosso d'oro Veneziano", riconoscimento internazionale riservato a personalità che hanno contribuito a diffondere un messaggio di cultura, solidarietà e progresso civile nel mondo quest'anno è andato a Marjane Satrapi, la scrittrice del romanzo autobiografico "Persepolis" per il suo impegno nella difesa dei valori universali di liberta', giustizia e integrita' umana, attraverso la denuncia della repressione del regime in Iran.
"Civilta' Veneta" per le personalita' che meglio hanno contribuito ad affermare e trasmettere i valori civili e universali delle Venezie premiandoli va a :
-l'imprenditore tessile vicentino Giovanni Bonotto che ha introdotto il concetto di "fabbrica lenta" recuperando antiche tecniche di produzione del territorio e port ando in tutto il mondo tessuti che hanno il sapore del Veneto e dell'Italia.
-il neuroscienziato friulano Giacomo Rizzolatti che ha trovato l' esistenza nel cervello dei neuroni specchio,
-il diplomatico vicentino Sergio Romano per l'imparzialita' e la costanza nell'osservare le vicende italiane e internazionali hanno portato il giornalista, storico, scrittore e diplomatico vicentino Sergio Romano, ad essere un interprete di riferimento dell'attualita' e della storia passata.
Il Premio Internazionale Masi per la "Civilta' del Vino" vuole premiare le personalità più rappresentative che hanno contribuito ad esaltare l'antica cultura della vite. Quest'anno il premio è stato assegnato al progetto "Le vigne di Venezia" che riunisce tre "archeologi e pionieri della vite" (Terre di Venezia/ Venissa - Bisol; Orto di Sant'Erasmo - Michel Thoulouze; Associazione La Laguna nel Bicchiere Le vigne ritrovate - Flavio Franceschet). E' stato loro riconosciuto il merito di aver recuperato le vigne storiche della citta' di Venezia e della sua laguna, tra la Serenissima e un dono della natura intriso di cultura e d'arte come il vino.
La presidente della Fondazione Masi Isabella Bossi Fedrigotti ha commentato: "In un momento di crisi collettiva e di perdita generale di orientamento, il Premio Masi non smette di dare risalto a personalita' che difendono il radicamento culturale proponendo nuove prospettive per il futuro e ponendosi ad esempio per la collettivita'". "Gli imprenditori devono essere in prima linea nella promozione della cultura" aggiunge Sandro Boscaini, Vicepresidente della Fondazione Masi.
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13/08/2013