Finalmente, il Consorzio del Prosecco Superiore DOCG Conegliano Valdobbiadene si mette d'accordo, ma ora serve un cambiamento di mentalità e una cooperazione efficace con gli altri consorzi del Prosecco.

Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG e la sua base associativa aderiscono ora a un'unica idea di promozione della Denominazione. Il Consiglio di amministrazione del Consorzio e i produttori hanno superato le divergenze per trovare nuovi punti di convergenza.

Durante la recente seduta del Consiglio di amministrazione, i firmatari delle istanze rivolte al Consorzio hanno partecipato attivamente, contribuendo a tracciare una nuova sinergia tra il CDA e i soci. Entrambi comprendono l'importanza del territorio e la necessità di proteggerlo. Le regole, il disciplinare e le azioni dei soci possono contribuire al cambiamento.

Tutela della Denominazione

L'accordo si è sviluppato dalla consapevolezza che una comunicazione che non mette in evidenza la specificità dei luoghi attraverso l'uso dei nomi geografici può essere fuorviante. Il Consorzio ribadisce la necessità di tutelare la Denominazione come "Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG" e il suo spumante come "Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG".

Per evitare fraintendimenti, il Consorzio rafforzerà il controllo e la vigilanza, coinvolgendo gli studi legali consulenti.

Controllo sulle Denominazioni

Il Consorzio sta monitorando e controllando l'uso delle definizioni da parte di terzi per eventi, manifestazioni, iniziative promozionali e comunicazioni nel territorio del Conegliano Valdobbiadene che includono la parola Prosecco. Questo sforzo mira a garantire che tali eventi richiamino correttamente la Denominazione nel proprio nome.

L'accordo è in fase conclusiva con i dirigenti della "Prosecco Marathon" per l'uso corretto del nome Prosecco. Ulteriori verifiche sono in corso per altre manifestazioni nel territorio.

Cooperazione tra i Consorzi del Prosecco

L'unità tra i consorzi del Prosecco è cruciale per affrontare sfide e opportunità offerte dal nuovo regolamento europeo che entrerà in vigore nel marzo 2024. Questo regolamento richiede maggiore protezione per le denominazioni di origine e offre poteri ai consorzi per combattere pratiche scorrette.

Il confronto tra i consorzi mira a preservare la reputazione e l'eccellenza del Prosecco, evitando divisioni interne che potrebbero mettere a rischio il futuro della denominazione.

Il Caso dell'Australia

L'accordo di libero commercio tra l'Australia e l'Unione Europea si è arenato, in parte a causa del Prosecco. L'Australia ha cercato di limitare l'uso del marchio, ma l'Unione Europea non ha accettato concessioni significative su altri prodotti. Questo ha sollevato preoccupazioni tra i produttori di Prosecco australiani.

Il riconoscimento delle indicazioni geografiche è fondamentale, e molti paesi importatori lo hanno già adottato. L'Australia, tuttavia, ha resistito.

Riforma Dop e Igp

La riforma sulle Indicazioni Geografiche e i Marchi di Qualità è stata discussa a livello europeo. La riforma definisce il ruolo delle Associazioni di produttori e introduce novità in termini di nomi a dominio e menzioni tradizionali.

La riforma rappresenta un passo avanti nella protezione delle denominazioni di origine, ma richiede la cooperazione di tutti i soggetti interessati.

In conclusione, l'unità e la cooperazione tra i consorzi del Prosecco sono fondamentali per tutelare la tradizione e l'identità del Prosecco, affrontando sfide e capitalizzando sulle opportunità offerte dalle nuove normative.

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05/11/2023
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