Zaccagnini, la nota azienda abruzzese, è tra i 200 Great Wine Producers selezionati dalla prestigiosa rivista americana Wine Spectator, che saranno presenti ad Opera Wine 2021 l'evento esclusivo organizzato da Vinitaly/Veronafiere - che questo 19 giugno festeggia a Verona il suo decennale e celebra la ripartenza dal vivo delle relazioni della community internazionale del vino. - che offre agli operatori specializzati di tutto il mondo la possibilità di conoscere i 100 migliori vini italiani.
Ogni anno, i giudici sottopongono a un attento esame visivo e gusto-olfattivo i vini italiani selezionati e assegnano a ciascuno un punteggio sulla base di diversi criteri. Da questo scrutinio esce l'eccellenza dei produttori italiani: cantine da tutta la penisola che, pur nella differenza di territorio, stile produttivo e dimensioni aziendali, sono accomunate dall'altissima qualità dei vini prodotti.
A ospitare la grande degustazione anche per ragioni di distanziamento, sono le Gallerie Mercatali, la fascinosa struttura di archeologia industriale di fronte alla fiera di Verona appena restaurata.
Il vino di Zaccagnini selezionato da Wine Spectator tra 100 eccellenze enologiche italiane è il Montepulciano d'Abruzzo Tralcetto 2018, un'etichetta che è diventata iconica in moltissimi mercati internazionali a partire proprio dagli Stati Uniti.
Quel tralcetto di vite sul collo delle bottiglie, realizzato dalle donne di Bolognano, il piccolo comune sulle colline pescaresi dove è partito il sogno di Marcello Zaccagnini, è stato sin da subito ambasciatore dei vini abruzzesi nel mondo, sinonimo di qualità, territorio, legame, rispetto e orgoglio verso la terra e le proprie origini.
Cantina Zaccagnini, fondata nel 1978 da Marcello Zaccagnini a Bolognano piccolo borgo abruzzese ai piedi della Majella porta ad Opera Wine non "solo" l'eccellenza enologica made in Abruzzo ma lo spirito che l'ha contraddistinta fin dalla sua genesi racchiuso nell'espressione "il Vino, Arte dell'uomo". Si tratta, infatti, dell'espressione sintesi della Vision, della Mission, dei valori e della cultura dell'azienda e dell'imprenditore. Già nel 1984, infatti, il grande artista tedesco Joseph Beuys presentò il progetto "Difesa della Natura" proprio nella bottaia della Cantina Zaccagnini.
Numerosi sono gli scritti e le dediche che Beuys ha lasciato nei locali della cantina.
Visitare la Cantina Zaccagnini significa, pertanto, immergersi in quello straordinario connubio tra vino e cultura. Marcello Zaccagnini, infatti, è stato il primo produttore di vino italiano a comprendere la fortissima relazione tra vino e arte contemporanea. Oggi la cantina si esibisce come una mostra permanente dove arte e vino convivono in perfetta armonia, a partire dalla cancellata d'ingresso che introduce allo spazio richiamando l'etichetta di Pietro Cascella.
Vino e Arte che si incontrano costantemente in Cantina ma anche tra le vigne.
Vigne che rappresentano un'opera d'arte anche dal punto di vista paesaggistico andando a lambire le pendici della maestosa Maiella.
Vigne coltivate con un rigore assoluto sul fronte della sostenibilità ambientale.
La Zaccagnini è attiva in questo senso e costantemente impegnata in pratiche ecosostenibili facendosi da apripista anche in progetti sperimentali in collaborazione con istituti di ricerca: negli anni sono stati ridotti per più del 50% i trattamenti antiparassitari e migliorata la salubrità delle uve grazie all'utilizzo di apposita tecnologia che permette il monitoraggio continuo delle condizioni climatiche e sviluppa modelli previsionali di sviluppo delle malattie delle piante.