La classifica rivela che l'Italia si piazza al primo posto sia come principale produttore che come maggiore esportatore di vino nel mondo. Questo dato attuale solleva una domanda interessante: quale sarà l'impatto dei cambiamenti climatici futuri su questa situazione?

C'è un cambiamento in corso nelle aree in cui si coltiva la vite, influenzato dal mutare delle condizioni climatiche. Ad esempio, alcune zone che in passato erano considerate inadatte alla viticoltura, come l'Inghilterra, stanno cominciando a dimostrare un potenziale per alcune varietà di uve e vini. Tuttavia, contemporaneamente, alcune regioni tradizionalmente dedite alla coltivazione dell'uva stanno affrontando sfide legate al riscaldamento climatico prolungato. Questo clima più caldo potrebbe portare a una maturazione eccessiva delle uve, a meno che i viticoltori non adottino adeguate strategie di gestione. Inoltre, i cambiamenti climatici portano con sé fenomeni meteorologici anomali come siccità, incendi, grandinate e inondazioni. Un esempio drammatico è stato recentemente sperimentato in Italia.

Di conseguenza, la geografia dei paesi produttori di vino è destinata a subire cambiamenti significativi nei prossimi decenni. Alcune regioni potrebbero adattarsi e prosperare in questo nuovo contesto, mentre altre potrebbero indebolirsi. Alcuni territori inizieranno un percorso verso la coltivazione vinicola, sfruttando le opportunità create dai mutamenti climatici. In sintesi, il panorama vinicolo mondiale sta evolvendo, spinto dalle complesse interazioni tra produzione vinicola e cambiamenti ambientali.

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22/08/2023
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