Nel primo quadrimestre del 2024, l'export di vino italiano ha registrato una crescita significativa, con un incremento del 7% in valore e del 5,8% in volume rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, superando i 2,5 miliardi di euro e 690,76 milioni di litri.

Il mercato statunitense si conferma leader nelle importazioni di vino italiano, seguito da Germania e Regno Unito, quest'ultimo con un impressionante aumento del 11,5%. Nonostante una flessione in Francia e Svizzera, paesi come il Canada e la Russia mostrano significativi aumenti.

Il segmento dei vini spumanti, trainato dal Prosecco DOP, ha visto una crescita dell'11,2%, dimostrando robustezza e potenziale di espansione anche in mercati asiatici, con il Giappone e la Cina che mostrano incrementi nelle importazioni.

Trend del Vino in Italia: Uno Sguardo al Futuro

L'industria vitivinicola italiana affronta una fase di cambiamento e sfide, con una attenzione particolare verso la prossima vendemmia mentre gestisce ancora scorte significative. Al 30 giugno, secondo il rapporto "Cantina Italia" dell'Icqrf, sono presenti 43,5 milioni di ettolitri di vino in cantina, cifra che riflette una diminuzione del 12,2% rispetto all'anno precedente, e una produzione del 2023 tra le più basse registrate.

Oltre la metà del vino immagazzinato è classificato come Dop, evidenziando una predominanza di vini con denominazione di origine protetta. Il Prosecco Doc guida la "classifica" delle scorte con 4,2 milioni di ettolitri.

Parallelamente, il vino biologico italiano mostra una realtà dolce-amaro con la perdita di quasi 4mila ettari nel 2023, nonostante una crescita complessiva delle superfici bio del 4,5%. Questo contesto sottolinea le sfide introdotte dalla nuova politica agricola comune (Pac) 2023/27.

Il mercato globale delle bevande alcoliche vede una prospettiva di lenta ripresa dal 2025, con una crescita stimata del 1% annuo fino al 2028. Tuttavia, il vino potrebbe affrontare maggiori difficoltà rispetto a birre e superalcolici, con una previsione di calo di volumi del -1% annuo nel medio termine.

Nonostante le difficoltà globali e una diminuzione del consumo nei mercati chiave come gli USA, il settore vitivinicolo italiano non è in crisi. Lamberto Frescobaldi, presidente dell'Unione Italiana Vini, enfatizza l'importanza di riconoscere il valore del vino italiano, che contribuisce significativamente al PIL e all'occupazione in Europa, e chiede un'azione governativa per sviluppare ulteriormente il mercato.

In sintesi, l'industria del vino in Italia naviga tra sfide e opportunità, con la necessità di adattarsi a un contesto economico e normativo in evoluzione, mantenendo al contempo un ruolo di leadership nel panorama vitivinicolo europeo e globale.

Nonostante le sfide globali, il settore vinicolo italiano mantiene un trend di crescita, con un mercato particolarmente attivo nel segmento premium e una crescente adattabilità per soddisfare i gusti dei giovani consumatori. Questo periodo è stato caratterizzato da una strategia dinamica che potrebbe stabilire le basi per un rafforzamento ulteriore del settore nei mesi a venire.

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19/07/2024
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