I principali mercati in crescita:
In calo Cina (-16,8%) e Russia (-53,5%) dopo un 2024 da record.
Consumo e produzione mondiale ai minimi storici
Il 2024 segna un punto critico per il vino nel mondo:
Italia leader nell’export: +60% in 10 anni
L’Italia supera la Francia nella crescita dell’export (+60% vs +51%). Tuttavia, resta altamente dipendente da pochi mercati: il 60% dell’export è concentrato in soli 5 Paesi, con gli USA al primo posto (24%). Il Veneto da solo vale il 37% dell’export nazionale.
Sfide future:
Dazi e geopolitica: il vino italiano sotto pressione
La “guerra dei dazi” tra USA e UE porta all’introduzione di un +10% sulle importazioni di vino italiano negli USA. La sospensione del dazio ulteriore (altri +10%) per 90 giorni apre a possibili scenari di dialogo. Ma l’esposizione italiana resta alta: il 24% dell’export va negli USA (vs 20% della Francia e 10% del Cile).
Dealcolizzati: boom previsto nel 2025
Grazie a un nuovo decreto ministeriale, la produzione di vino dealcolizzato crescerà del 60% nel 2025, con lo spumante a zero alcol (83%) in testa. Questo segmento risponde alla crescente domanda di bevande salutari, soprattutto tra i giovani e nei mercati esteri (USA, Germania, Paesi nordici). Il mercato USA dei no-alcohol wine vale già 322 milioni di euro, e cresce a doppia cifra.
Giovani e nuovi consumi: preferenze che cambiano
Una ricerca di Nomisma e Federvini mostra che i giovani tra 23 e 35 anni:
Sfide e opportunità per il settore vinicolo italiano