Vendemmia 2024 in calo in Europa, Italia resiste Il Report della Commissione Europea prevede un calo dell'1% della produzione vinicola nell'UE rispetto al 2023, restando sotto la media quinquennale.

Nonostante ciò, la produzione resta sotto i livelli medi degli ultimi cinque anni. In Italia, la qualità delle uve sarà influenzata da condizioni climatiche diverse: il clima secco al Sud favorisce l'assenza di malattie come in Sicilia, mentre il Nord è più vulnerabile a infezioni fungine.

Crescita dei Vini Dealcolati, ma l'Italia resta indietro Il mercato globale dei vini dealcolati e a bassa gradazione è in forte espansione, con una crescita del 16% nei principali mercati esteri (USA, Regno Unito, Germania). Gli Stati Uniti, che rappresentano il 50% della domanda, segnano un incremento del 35%. Francia e Spagna stanno cavalcando questa tendenza, mentre l'Italia resta indietro, anche se il Ministero dell'Agricoltura ha annunciato tavoli di filiera per discutere il futuro dei vini a bassa gradazione.

Export Agroalimentare da Record L'export agroalimentare italiano, trainato dal vino, raggiunge i 34 miliardi di euro, con la prospettiva di toccare i 70 miliardi entro fine 2024. Gli Stati Uniti (+17%) e il Giappone (+50%) registrano forti crescite, mentre i mercati chiave includono Germania, Francia e Regno Unito. Vini in bottiglia (+2%) e spumanti (+7%) continuano a dominare le esportazioni. Anche settori come i derivati dei cereali (+8%) e l’olio d’oliva (+64%) registrano una crescita significativa.

Sfide per la Crisi del Settore Vinicolo Europeo L'Italia deve affrontare la crisi vinicola europea, con il dibattito sull'adozione degli estirpi per ridurre la sovrapproduzione. L'Unione Italiana Vini (Uiv) si oppone alla rimozione dei vigneti, proponendo alternative come la riduzione delle rese per ettaro. Si fa strada anche l'idea di abbassare la gradazione alcolica minima per allinearsi alle nuove tendenze di consumo, soprattutto tra i giovani e i consumatori attenti alla salute.

Preoccupazioni per il Mercato del Vino negli Stati Uniti Le vendite di vino negli Stati Uniti sono in calo del 6% nel 2024, con una riduzione dell'8% nelle scorte di vino. Questo rallentamento, legato a cambiamenti nelle abitudini di consumo e un mercato meno entusiasta, potrebbe influenzare negativamente l'export italiano.

Nuove Abitudini di Consumo nella GDO Nonostante il calo dei volumi (-1,4%), il vino nella GDO italiana ha generato oltre 3 miliardi di euro di fatturato. Le bollicine registrano una crescita in valore del 2,9%, mentre aumenta il consumo di vino nei cocktail, soprattutto tra i giovani. Anche il segmento NoLo (no o low alcol) è in crescita, rappresentando un'opportunità per il mercato, specialmente tra i consumatori di età compresa tra 25 e 44 anni.

Le decisioni prese nelle prossime settimane avranno un impatto profondo sul futuro del vino italiano e sulla sua capacità di rimanere competitivo a livello globale.

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20/10/2024
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