Il mercato del vino italiano vive un periodo di grande incertezza.

Secondo Carlo Miravalle di Med.&A., la vendemmia 2024 sarà più abbondante rispetto al 2023, permettendo di contenere i prezzi e recuperare quote di mercato. Cresce l’interesse per i rosati e vitigni meno conosciuti come Ribolla Gialla e Pecorino.

Tuttavia, secondo IWSR, il consumo globale di vino è destinato a diminuire a lungo termine. Questo declino è attribuito a cambiamenti nello stile di vita che favoriscono salutismo e moderazione, oltre alla concorrenza di altre bevande, specialmente tra i giovani. In Italia, il consumo di vino tra i 18-39enni è sceso dal 37% nel 2010 al 26% attuale.

L'export italiano è cresciuto del 5,8% nei primi quattro mesi del 2024, grazie soprattutto agli ordini dalla Russia e dal Giappone. Tuttavia, questi incrementi potrebbero non durare nella seconda metà dell'anno. Le esportazioni di spumante, trainate dal Prosecco, sono aumentate del 14,3% in volume, raggiungendo 684 milioni di euro.

Nonostante i dati positivi, il settore deve affrontare sfide climatiche e tensioni commerciali con la Cina. La scarsa vendemmia del 2023 e le preoccupazioni per la vendemmia 2024 rendono il futuro incerto. Le previsioni indicano che i consumi continueranno a calare, soprattutto tra i giovani, richiedendo strategie innovative per attrarre nuovi consumatori e adattarsi ai cambiamenti del mercato.

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26/07/2024
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