Stand che hanno esaurito ben prima di domenica sera tutte le scorte o che hanno dovuto eliminare dal menu qualche prodotto andato a ruba, file consistenti per comprare le leccornie, strade e piazze affollate al punto che era difficile camminare, parcheggi e bus navetta pieni all’inverosimile, treni presi d’assalto. La quindicesima edizione di Gusti di Frontiera si chiude con tanti segni più e con un bilancio decisamente positivo: tanta la soddisfazione del Comune per la riuscita della kermesse, grande la contentezza degli standisti che hanno lavorato nei quattro giorni a ritmi sostenuti e ovviamente enorme l’entusiasmo da parte di visitatori e avventori. Tutti dati che parlano chiaro e che portano a quota 850mila le presenze stimate a Gorizia dal tardo pomeriggio di giovedì alla domenica sera. Tanti appunto gli stand che hanno registrato il tutto esaurito: le mozzarelle con salumi emiliani in corso Verdi davanti ai Giardini pubblici, il cinghiale in via Crispi, la lombata nel food truck del Borgo Novità. Inavvicinabile lo stand australiano: essendo presente per la prima volta e non sapendo cosa aspettarsi da Gusti di Frontiera, il titolare è dovuto andare due volte in Austria a ricomprare la carne di canguro. E ancora i vini sud africani di via Rastello hanno riscosso il venti per cento in più di consensi, i coccoretti belgi sono stati apprezzati dal 30 per cento in più di golosi così come le plieskavice balcaniche, con le griglie che non hanno smesso un attimo di fumare. Il kurtos ungherese si conferma in cima alla top ten dei golosi, come attesta il fatto che la fila è arrivata dall’incrocio di via Roma con via Oberdan fino davanti alla prefettura, con tanto di transenne per dare ordine alle persone in attesa. Fin dal momento dell’apertura è stato caratterizzato da una lunga coda di avventori in attesa anche lo stand aretino della Pro Loco Ambra: nonostante alla luce dell’esperienza degli anni passati i gestori toscani si siano preparati al bagno di folla le scorte sono andate esaurite domenica a pranzo. In totale sono stati venduti 1.406 chili di bistecche lombate, 70 di prosciutto e altrettanti di salame, 95 di lampredotto, 120 di salsiccia, 200 di porchetta e 10 di rigatino. Esemplificativi anche i dati del Borgo Oriente, la cui presenza nel piazzale Donatori di sangue è anno dopo anno più variegata e apprezzata: oltre mille i chili di kebab e 300 quelli di falafel serviti da Israele, 400 i chili di riso, 600 quelli di pollo e 1.000 quelli di verdure cucinati degli indiani, più di 350 i chili di dolci palestinesi venduti. Tra i goriziani che hanno voluto essere presenti nel cuore della festa con uno stand spicca il caso del Bierkeller, che, posizionato all’angolo tra corso Verdi e via Petrarca, ha spinato più di 175 fusti di birra.
“Vedere la città animata e affollata di persone tanto soddisfatte è sicuramente motivo di orgoglio. Il Comune organizza Gusti di Frontiera per far conoscere Gorizia e per stimolare l’indotto, direi che i risultati sono sotto agli occhi di tutti”, commenta l’assessore comunale ai Grandi eventi, Arianna Bellan. E prosegue: “La qualità dei prodotti proposti negli stand è stata ancora maggiore rispetto al passato, grazie all’accurato lavoro eseguito già dai mesi precedenti dalla commissione comunale competente. A tal proposito sono doverosi i ringraziamenti all’Ufficio grandi eventi, agli storici responsabili di Gusti di Frontiera Roberto Cevenini, Paola Magrin e Roberto Criscitiello, e anche gli altri uffici del Comune che con la loro attività sono trasversali, ovvero Cultura, Verde, Manutenzioni, lo staff della segreteria del sindaco, Protezione civile e Polizia locale, che si impegnano sempre al massimo e che sono veramente un valore aggiunto. Dato l’affollamento in città qualche disagio può esserci stato, ma è stato fatto tutto il possibile per contenerlo al massimo. Dopo il boom di presenze del sabato sera le pulizie delle strade in alcune zone sono finite un’ora in ritardo”.
“L’edizione di Gusti di Frontiera che si è appena conclusa è stata da record. Oltre 850 mila presenze stimate, pubblico soddisfatto, standisti altrettanto con merce esaurita prima della fine dell'evento, commenti sui social entusiasti...insomma cosa può volere di più un sindaco?”, commenta il sindaco, Rodolfo Ziberna. E riprendendo le parole dell’assessore Bellan il primo cittadino rimarca: “Grazie anche ai cittadini goriziani, soprattutto chi vive e lavora in centro, che hanno tollerato che la città venisse sconvolta per alcuni giorni. Stiamo già lavorando per un'edizione di Gusti di Frontiera del 2019 in grado di corrispondere sempre più alle aspettative delle centinaia di migliaia di persone che la attendono. Siamo grati anche agli enti che hanno contribuito alla riuscita dell’evento, quindi Regione, con Ersa il cui supporto è stato prezioso e con Insiel che ha realizzato la mappa interattiva di Gusti di Frontiera, Fondazione Carigo e Camera di commercio della Venezia Giulia, oltre alla Cassa Rurale Fvg”.
Sempre sul fronte dei numeri, significativo il dato registrato da Apt. Le navette che hanno fatto la spola dalla stazione e dai parcheggi scambiatori e il trenino transfrontaliero di collegamento con Nova Gorica da venerdì a domenica hanno trasportato 80mila passeggeri, contro i 55mila dello scorso anno. Sono invece aumentati del 47 per cento coloro che hanno scelto il treno per venire a Gusti di Frontiera: venerdì, secondo i dati di Trenitalia, ci sono stati 3.400 viaggiatori, sabato 19.000 e domenica 15.600, per un totale di 38.000 passeggeri.
Il Salotto del Gusto, allestito dal Consorzio Collio su incarico del Comune di Gorizia, ha proposto ben 28 appuntamenti, con nove chef di livello internazionale e nazionale che hanno operato a stretto contatto con quelli locali. Circa 700 gli assaggi gratuiti distribuiti al pubblico. Nella sola giornata inaugurale sono state circa 1.500 le persone presenti al taglio nastro e agli show cooking con Ernst Knam e Cristina Bowerman. Complessivamente si stima quindi che in piazza Sant’Antonio al Salotto del Gusto e al Salotto del Gusto Off siano transitate almeno quattromila persone.
Ha funzionato al meglio anche il piano sanitario gestito dalla Croce verde goriziana e concordato con la Salus: 149 gli interventi, quasi il doppio rispetto al 2017. Si è trattato soprattutto di trattamenti per persone che avevano alzato troppo il gomito, lesioni da taglio e reazioni allergiche.
Il Castello, aperto da venerdì a domenica con ingresso gratuito, ha superato i cinquemila visitatori, a conferma della rilevanza turistica dell’eventi.
Dal 27 al 30 settembre 2018 il sito www.gustidifrontiera.it è stato visitato da 24.450 utenti e sono state 60.509 le visualizzazioni di pagina, con una durata media di ogni sessione di un minuto 51 secondi. Delle visualizzazioni il 73 per cento è avvenuto da mobile. Le pagine più visitate sono state, oltre all'homepage, la presentazione dell'evento e la sezione logistica. Oltre 2.400 le visualizzazione della mappa interattiva durante l’evento. Nel 2017 erano stati totalizzati 11.538 utenti, con 29.072 visualizzazioni di pagina. Una cartina da tornasole della riuscita dell’evento è data anche dai social. Più di quattromila persone hanno visitato la pagina Instagram in questi quattro giorni: 2.173 i follower, di cui 500 di questi solo nell’ultima settimana. Ogni post ha una media di 80 mi piace, più di 700 persone hanno participato a sondaggi/quiz. La pagina Facebook ha visto aumentare le visualizzazioni del 372 per cento, raggiungendo una copertura di 108.413 persone nell’ultima settimana.