Degno fratello dei blasonati rossi di casa Marramiero

Forte anche dei molti altri successi per i gli altri vini guadagnati nel corso del 2015. Che è stato davvero un anno munifico e l'ha segnalata quale vincitrice di importanti premi in svariati concorsi, come ad esempio le medaglie vinte in Belgio nel 'Concours Mondial Bruxelles' con il Montepulciano Doc 'Inferi ' ed 'Incanto', rispettivamente delle annate 2011 e 2012. Ma è sul Pecorino che, come anticipato, si stannno focalizzando le attenzioni di molti appassionati e, soprattutto, dei cosiddetti wine-writers . Prerogative di un Pecorino Doc, che a cominciare dal suo nome ricorda la tradizione dei rituali passaggi della transumanza delle greggi, che segnavano il cambio di stagione con il loro spostamento dalle zone collinari e montane ai litorali marini, rinnovando la “Celebrazione della Vita”. Fausto e festoso evento che per gli abitanti di quei luoghi costituiva l'occasione per cibarsi di un'uva chiamata appunto “Pecorino”. Ed è al colore biondo e dorato del grano delle spighe, giunte quasi a giusta maturazione, che si avvicinano le cromie dell'Abruzzo Pecorino Doc Marramiero, alle quali si sommano gli scintillii degli intensi riflessi giallo puro. Al naso presenta un profumo deciso e suadente, che richiama le essenze di frutta tropicale come il mango o il meno esotico, ma non meno estivo, melone. Ben presente come lo sono i sentori agrumati del pompelmo. Lo si può apprezzare abbinandoli ad antipasti delicati come il misto di pesce bollito. Alternando alla delicatezza delle carni bianche delle varietà ittiche le sfumature speziate di questo Doc dal gusto pieno, sapido e dalla lunga persistenza.

 

 

Azienda Marramiero
Contrada Sant'Andrea, 1 65020 Rosciano (Pescara)

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11/03/2016
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