Si è tenuta domenica 27 maggio la finale della prima edizione del Gran premio Alfiere del Prosecco, concorso per identificare un giovane sommelier che rappresenti e renda fresca l'immagine dle prosecco nel mondo. Potevano partecipare solo giovani sommelier AIS under 35.
Scopo del concorso Alfiere del Prosecco
Lo scopo del Gran Premio è individuare il portavoce del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG: un sommelier, rigorosamente under 35, che con la sua immagine fresca e professionale rappresenti il Prosecco DOCG:
1. come prodotto di qualità, un vitigno e un territorio con valori e tradizioni.
2. e promuova nuovo modo di bere: informale, di qualità, glamour.
I concorrenti della finale...
Hanno parteciapto sommelier Ais da ogni parte dell'Italia tra cui: Daniele De Lucia (Lombardia), Francesca Martinelli (Trentino), Sauro Chiappafreddo (Umbria), Marco Postacchini (Marche) e Valentina Infusino (Calabria).
Chi è il nuovo alfiere del prosecco?
Andrea Bracciavini, sommelier A.i.s. della sezione romagnola è il vincitore della prima edizione del Gran Premio Alfiere del Prosecco. Braccivini è sommelier del Ristorante Del Lago ad Acquapartita, frazione di Bagno di Romagna.
La giuria...
-Rosanna Carpenè,
-Vicepresidente Nazionale Ais Renato Paglia,
-Presidente di AIS Veneto Dino Marchi,
-responsabile nazionale concorsi di AIS Cristiano Cini,
-giornalista Emanuela Da Ros
Le prime parole del Nuovo Alfiere
Andrea Bravaccini da nuovo Alfiere del Prosecco ha detto «Indipendentemente dalla vittoria o meno, il concorso ti fa crescere tanto dal punto di vista professionale: erano 4 mesi che mi preparavo, avevo fatto uno studio approfondito sulla zona e in particolare sui vitigni e portainnesto di ognuno dei terreni. Mi piace imparare, e per questo leggo molto e cerco di fare più degustazioni possibili, ascoltare chi ne sa più di me e che può insegnarmi qualcosa sui vari vini, in particolare sulle zone di produzione o sulla tipologia d'uva. Chiedo sempre consigli e ho un rapporto splendido con l'associazione, in particolare con Ais Romagna che mi ha sempre spronato allo studio e spinto in ogni concorso. A loro va il mio particolare ringraziamento, così come è doveroso ringraziare Cristiano Cini che si dà un sacco da fare girando per l'Italia alla ricerca di giovani talentuosi e organizzando tanti eventi. Questa esperienza è stata davvero bella, anche perché tra noi concorrenti si era creato un clima positivo e conviviale, con la sensazione di fare squadra aiutandosi a vicenda».
La finale del Gran Premio Alfiere del Prosecco
La finale del concorso, messo in piedi dall'Ais in collaborazione con Carpenè Malvolti, si è tenuta domenica 27 maggio in occasione di Cantine Aperte proprio a Conegliano Veneto presso la grande casa spumantistica Malvolti. Alla premiazione erano presenti la gran rappresentanza dell'Ais: il Vicepresidente nazionale AIS Renato Paglia, il Presidente di AIS Veneto Dino Marchi e il responsabile nazionale concorsi dell'Associazione Cristiano Cini, in quello che è considerato il tempio della spumantistica, la Carpenè Malvolti.
Hanno partecipato anche il neoeletto Sindaco di Conegliano Floriano Zambon, della Preside dell'Istituto Cerletti Damiana Tervilli e del delegato AIS di Treviso Arno Galeazzi.
Le prove per la finalissima erano molto aricolate: degustazioni alla cieca di vini, proposte di abbinamento con un cibo dei vini degustati, prove di servizio e correzione di una carta dei vini...
Carpenè dichiara
«Siamo onorati di ospitare nella nostra azienda - ha dichiarato Rosanna Carpenè, quinta generazione della dinastia più longeva della spumantistica italiana - il primo concorso che premia giovani sommelier con una approfondita conoscenza di questo vitigno che è anche cultura del territorio e tradizione. Siamo lieti di consegnare questo premio a colui che ha dimostrato non solo di conoscere il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG ma anche di saperlo comunicare in modo fresco e snello a un pubblico variegato».
E l'Ais che ne pensa?
L' Ais riconosce e celebra per la sinergia con con Carpenè, l'indiscutibile gloria della storia enologica italiana e con i consorzi.
L'aspetto chiave dell'iniziativa è che tutti si sono trovati concordi ed convinti di investire nei giovani allo scopo di rinnovare l'immagine e il futuro del vino. «La partnership di Carpenè si è dimostrata un tassello importante per la professionalità e la volontà di animare questo progetto - ha commentato il responsabile nazionale dei concorsi AIS Cristiano Cini - facendo sì che la manifestazione fosse un successo. Ci tengo a inoltre a ringraziare anche il presidente dell'Ais Veneto Dino Marchi e il vicepresidente nazionale Renato Paglia, attive e fondamentali presenze. Ottima e variegata la partecipazione dei neo sommelier che hanno dimostrato capacità professionale e un apprezzato senso di appartenenza all'associazione».