Nata la nuova Strada del vino e dei sapori del Trentino, frutto dell'unione di cinque Strade enologiche in provincia di Trento.
Perché una strada unica?
Un'associazione per creare nuove sinergie Uniti sulle vie dei vini e dei sapori Trentini, l'obbiettivo dalla associazione unificata, è ottimizzare le risorse e creare una nuova sinergia tra produttori.
Fino ad oggi nella Provincia di Trento, vi erano cinque strade distinte dedicate in prevalenza alla produzione vinicola: Vallagarina, Garda e Dolomiti del Brenta, Colline Avisane e valle di Cembra, Piana rotaliana e Trento e Valsungana. Oltre a questo ci sono la Val di Non e Sole e la Valli di Flemme, Primiero e Fassa, territori votati alla produzione agricola di mele e casearia.
Le strade del vino e dei sapori sono dei percorsi meravigliosi e riconosciuti: lespecialità enogastronomiche e paesaggistiche locali che meritano di essere conosciuti da turisti e villeggianti.
Ogni associazione si gestiva autonomamente da quest'anno, la conduzione con un unico consiglio direttivo costituito dalla rappresentanza di tutte le realtà territoriali. Il provvedimento è in sintonia con quanto accade in altri paesi europei, come Spagna e Francia, dove i percorsi enogastronomici non sono più di venti (in Italia, invece, sono circa centocinquanta).
Tutti gli enti di gestione hanno deciso di mettersi in una stada unica in modo da unire le forze per promuovere le eccellenza del territorio ed affrontare la crisi economica ottimizzando la proposta turistica.La Strada Unica del Vino e dei Sapori del Trentino avrà il debutto ufficiale è al Vinitaly 2013.
Nuovi Vertici? Nuovi compiti? Uniti per vincere
La strada unica «dovrà rappresentare, assieme alla Strada della mela e a quella dei formaggi, il braccio operativo delle Apt per la promozione enogastronomica locale», ha affermato Paolo Manfrini (direttore divisione promozione e turismo di Trentino sviluppo). La Strada intende formare una rete forte tra i 450 soci con incontri di formazione, eventi ed incontri, sviluppare il web, ottimizzare la comunicazione e puntare su eventi d'eccellenza. La Strada avrà un budget per il 60% autofinanziato, mentre il resto verrà dalla Provincia Autonoma di Trento.
«La nostra sarà una struttura snella - ha chiosato il presidente Francesco Antoniolli, eletto lo scorso 2 gennaio per acclamazione - capace di creare una rete di collaborazione tra aziende private e istituzioni pubbliche, tra cui le Apt, le cantine e gli operatori turistici. In un momento di crisi e recessione, facciamo un notevole salto di qualità per la promozione del territorio».
«Sì, perché la tendenza delle Strade di altre regioni è quella di dividersi, piuttosto che unirsi», conferma Francesco Antoniolli, presidente della strada del Trentino per i prossimi tre anni: vice presidente Corrado Galli (presidente dell'ormai ex Strada del vino e dei sapori della Piana Rotaliana). Il Consigliere sarà Carlo Filiberto Bleggi che terrà stretti rapporti con il Movimento Turismo del Vino, l'associazione italiana per la promozione del vino e dei suoi territori, di cui è già vice presidente nazionale.
Foto dal sito: Strade del vino e dei sapori del Trentino