Ieri 19 luglio si è tenuto un incontro unico e di rilievo: una delegazione di operatori del vino Italiano è stata ricevuta nella sede del Congresso degli Stati Uniti, a Washington.
I presenti al Congresso
Aziende Vinicole Italiane, Veronafiere, l'ambasciatore italiano a Washington, Claudio Bisogniero e il Wine Caucus, la commissione del Congresso degli Stati Uniti responsabile della regolamentazione federale di settore.
Ecco la lista degli Italiani:
Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere,
Cristina Mariani-May della Cantina Castello Banfi,
Marilisa Allegrini della Cantina Allegrini,
Daniela Mastroberardino della Cantina Terredora,
Matteo Lunelli, delle Cantine Ferrari,
Luca Paschina della Casa Vinicola Zonin/Barboursville Vineyards
Odila Galer-Noel in rappresentanza del GIV, Gruppo Italiano Vini.
Thompson: vino settore importante per le economie di USA-Italia
Il rappresentane del Congresso Mike Thompson, presidente e fondatore del Wine Caucus, ha sottolineato come «il mondo legato al vino sia un settore molto importante per le economie delle due nazioni».
Negli Stati Uniti, infatti, l’industria vinicola ogni anno muove 162 miliardi di dollari, e da lavoro più di un milione di 1 milione di persone. Inoltre Oltreoceano apprezzano molto le etichette italiane a riprova di questa affermazione i numeri del vino italiano negli USA: nel 2011, negli Stati Uniti sono stati esportati 2,5 milioni di ettolitri di vino made in Italy (+13% sul 2010), il controvalore era 1 miliardo e 248 milioni di dollari, (+16% sul 2010).
Numeri che per l’ambasciatore italiano Claudio Bisognero «sono il risultato delle eccellenti relazioni stabilite negli ultimi anni tra il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, la Guardia di Finanza e le agenzie USA responsabili della tutela del consumatore».
Obiettivi dell'Incontro Italia-Usa
-presentare il vino italiano negli USA
-mettere sul tavolo i rapporti tra Italia e Nuovo Mondo.
-permettere alle aziende nostrane di mettere propfonde radici nel mercato americano .
-Discutere scenari presenti e futuri del comparto vinicolo statunitense.
Le voci di VeronaFiere e Cantine Ferrari
Il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani: «Il mercato statunitense – ha commentato – va costantemente presidiato e sensibilizzato per mantenere e migliorare le performance raggiunte. Per questo Veronafiere attraverso i propri marchi forti quali Vinitaly e il suo World Tour, è presente da molti anni sulle maggiori piazze mondiali con eventi, workshop, educational, incontri btob, btoc e un’intensa attività di tessitura di rapporti politico-istituzionali internazionali a favore del sistema Paese e del comparto enologico in particolare».
Il presidente delle Cantine Ferrari, Matteo Lunelli, ha illustrato che il successo italiano è un fenomeno culturale. «Credo – ha detto – che l’affermazione del vino italiano negli USA sia dovuta al fatto che sono sempre più gli americani apprezzano la storia, la moda, il design e l’enogastronomia del nostro Paese».