Nel frattempo le vigne si stanno “godendo” il clima mite giunto nelle ultime ore, comprese le piogge ristoratrici che svolgono un ruolo ben maggiore, grazie al microclima che si viene a creare attorno alle piante, rispetto all’irrigazione artificiale. Il grande caldo che ha caratterizzato questa estate, con temperature percepite anche superiori ai 42°/44°, e le non certo abbondanti precipitazioni avevano infatti obbligato i produttori ad intervenire con l’irrigazione assistita che però, come sottolineano gli addetti ai lavori, non vale quanto una bella pioggia.
E’ questo il quadro in cui si innesta la 45^ edizione del focus sulle previsioni vendemmiali in Veneto, Italia, Francia e Spagna, promosso da Veneto Agricoltura, assieme a Regione, AVEPA, ARPAV e CREA-VE, in programma il prossimo 27 agosto a Legnaro-Pd (ore 9:30).
Nel frattempo, il Servizio Meteorologico dell’ARPAV – per voce del meteorologo Antonino Claudio Bonan – questa mattina informa che a parte un passaggio perturbato in arrivo stasera e domani nelle aree alpine, nel restante territorio veneto la pressione sta aumentando, e ciò significa tempo stabile, almeno fino alla metà della prossima settimana; dal 18/19 agosto, invece, le proiezioni dell’ARPAV segnalano l’arrivo di una nuova perturbazione.
Dunque, i viticoltori dovranno stare con il naso all’insù, sperando che in questa fase cruciale per una buona maturazione delle uve il tempo si assesti con il prevalere di giornate calde e soleggiate alternate a notti fresche e arieggiate, il clima ideale per i vigneti. A tal proposito, i tecnici di Veneto Agricoltura segnalano che l’uva Glera (Prosecco) è finalmente arrivata all’invaiatura, vale a dire al momento in cui il frutto cambia colore e inizia la fase di maturazione vera e propria.
Come accennato, i primi grappoli ad entrare in cantina (la prossima settimana) saranno quelli delle uve Pinot e Chardonnay per base spumante che, necessitando di una maggiore acidità, vengono vendemmiate mediamente una settimana prima rispetto alle uve Pinot Nero, Pinot Grigio e Chardonnay per la produzione di vino fermo, la cui raccolta inizierà attorno al 29/30 agosto. La vendemmia proseguirà poi, solo per citare alcuni tra i vitigni più importanti del Veneto, con la raccolta del Merlot e Glera (12/15 settembre), Moscato, Durella e Garganega (20 settembre), Corvina, Corvinone, Rondinella e Cabernet (20/25 settembre).
Al momento i tecnici segnalano uve belle e sane quasi ovunque nel Veneto, tanto che i problemi fitosanitari sono ridotti praticamente all’osso: un’attenzione particolare è rivolta alla cicalina della flavescenza dorata, ma comunque la situazione è sotto controllo.
Un discorso a parte va fatto per le tante grandinate registrate nelle ultime settimane nel Veneto, in particolare nel trevigiano, veneziano e, ultime in ordine di tempo (martedì 13 agosto), nel padovano e vicentino. Fortunatamente sono state colpite a strisciate delle aree circoscritte che, complessivamente, non andranno ad incidere sulla produzione complessiva regionale.
Per avere il quadro delle prime anticipazioni quali-quantitative dell’imminente vendemmia bisognerà però attendere il convegno di Veneto Agricoltura del 27 agosto, un evento divenuto negli anni appuntamento imperdibile per gli operatori del comparto vitivinicolo regionale e non solo.