"Siamo molto orgogliosi di presentare questi risultati", spiega Matteo Lefebvre, Direttore Sopexa Italia. "Oltre ad essere riconosciuto come uno dei paesi con maggiore prospettiva di crescita nei mercati intervistati, l'Italia vanta anche il riconoscimento di produttore di vini di grande interesse per le giovani generazioni. Questo rafforza la percezione della qualità della produzione vinicola italiana che si accompagna alla volontà di evolvere e di rimanere in ascolto dei trend e delle esigenze di tutte tipologie di consumatori", conclude Lefebvre.
Sopexa ha intervistato e raccolto le percezioni e previsioni di 984 operatori del settore tra importatori, distributori, grossisti e retailers.
Quest'anno, l'indagine comprende anche il Regno Unito e la Germania, i principali mercati mondiali per le importazioni di vino in volume, portando il numero totale dei mercati esaminati a sette: Belgio, Cina, Hong Kong, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti.
Di seguito le principali conclusioni dello studio:
Referenze: quali vini troviamo in quali paesi?
Francia, Italia e Spagna rimangono in testa
Per gli intervistati, questi 3 paesi sono i più importanti nelle gamme di vini in tutti i sette mercati presi in esame. La Francia perde 17 punti percentuali rispetto al 2018.
Evoluzione del mercato: i professionisti del settore sono relativamente ottimisti
La maggior parte degli intervistati di Stati Uniti, Germania e Giappone prevede una crescita del mercato nei prossimi due anni mentre più pessimisti sono gli operatori UK intervistati, il cui 44% prevede un calo del mercato. Per i professionisti dei rimanenti paesi presi in esame, il mercato si stabilizzerà.
Evoluzione delle vendite per il 2021
Italia e Francia si contendono ancora il primo posto in termini di potenziale di crescita, con la Francia che perde posizioni per gli intervistati di Cina, Belgio Hong Kong e Stati Uniti.
Immagine & reputazione dei vini in base alla loro origine
Dinamica delle categorie di vini
Per il 42% degli intervistati, i vini biologici e biodinamici sono la categoria di punta per i prossimi due anni, collocandosi anche davanti ai vini regionali (28%) in particolare per UK e Stati Uniti. Solo la Cina è contraria a questo trend.
Il 35% degli intervistati in Germania e il 24% nel Regno Unito vedono un potenziale in questa categoria, che si prevede vedrà la seconda crescita più alta nei prossimi due anni.
Dopo diversi anni di popolarità sostenuta, solo il 13% degli intervistati statunitensi si aspetta un'ulteriore crescita per la categoria.
Regioni: la gamma delle performance future
Dinamica dei vitigni
A livello globale la classifica dei i 4 vitigni classici (Cabernet Sauvignon, Pinot Nero, chardonnay e Merlot) rimane stabile. Leader assoluto in tutti i mercati presi in esame, il Cabernet Sauvignon è destinato ad avere una performance particolarmente buona al di fuori dell'Europa, in particolare in Cina mentre le previsioni di crescita in Europa sono meno ambiziose.
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