Sono oltre 40 i vitigni rappresentati all’evento e promuovono tutti insieme i diversi angoli del Piemonte, affiancando varietà di grande diffusione (come il nebbiolo, per esempio) a varietà rare, oggetto di recupero nel corso degli ultimi anni (come il Baratuciat, il Bian Ver o l’Uvalino per indicarne alcuni).
Le cantine che partecipano all’evento, fra coloro presenti al banco d’assaggio o attraverso campioni nelle enoteche tematiche, sono oltre 60. Un omaggio al Piemonte, regione che, nel panorama italiano, è forse fra quelle con il più importante numero di vitigni autoctoni coltivati e rappresentati, con risultati di eccellenza.
“L’uomo dei vitigni: sguardi su Giuseppe di Rovasenda” è il docufilm realizzato in occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe di Rovasenda (Verzuolo 1824-1913), ampelografo di fama internazionale e autore, tra il resto, del Saggio di ampelografia universale. Il film ripercorre alcuni tratti della vita del celebre ampelografo e rappresenta altresì l’occasione per riprendere suggestivi scorci del paese di Verzuolo e delle Terre del Monviso.
L’occasione della manifestazione “Festa del vino, i vitigni autoctoni del Piemonte” in programma per domenica 26 maggio dalle ore 15 alle ore 20 ad Alba, diventa così propizia per proiettare ad Alba la pellicola. Un omaggio a Di Rovasenda ed un evento che arricchisce la giornata del 26 maggio con la proiezione del film aperta al pubblico, presso la nuova Sala Beppe Fenoglio in due fasce orarie alle 16.30 e alle 18.00 (partecipazione gratuita su prenotazione).
Al docufilm hanno lavorato registi, sceneggiatori e attori locali. In particolar modo la sceneggiatura è stata affidata a Corrado Vallerotti, autore per il teatro e per il cinema mentre la regia è a cura di Costantino Sarnelli, già autore di numerose pellicole. Le musiche originali, composte per l’occasione da Daniele Trucco sulla base delle indicazioni della sceneggiatura, sono state eseguite dai musicisti di Obiettivo Orchestra che si stanno formando presso la Fondazione Scuola APM di Saluzzo.
Giuseppe di Rovasenda dei Conti di Melle nacque a Verzuolo il 4 giugno del 1824 e proveniva da una nobile e antica famiglia piemontese. All’età di sedici anni intraprese studi legali per imboccare poi la carriera diplomatica. Presto, però, abbandonò quest’attività per dedicarsi completamente all’agricoltura, maturando un profondo interesse per la viticoltura, iniziando gli studi nel 1860 a Sciolze (To) presso la villa di uno zio, per poi continuarli e approfondirli a Verzuolo nelle proprietà della madre. I suoi studi erano condotti letteralmente “sul campo” nel senso che, anno dopo anno, iniziò al coltivare tutti i vitigni del Piemonte, aggiungendovi progressivamente quelli di tutto il resto d’Italia e in seguito anche le varietà coltivate in Francia, Germania e Spagna. Grazie agli studi del Di Rovasenda, il numero di varietà di viti conosciute e coltivate salì nel 1877 a 3350 e, qualche anno dopo, addirittura a 3666. Di ogni pianta raccolse accurate e minuziose osservazioni, registrandole in diversi fascicoli che furono poi pubblicati col titolo Saggio di Ampelografia Nazionale, al quale fece immediatamente seguito il Saggio di Ampelografia Universale, tradotto anche in francese. Prima di morire donò l’intera collezione di studi alla Reale Scuola di Viticultura e di Enologia di Alba. |
La Festa del Vino – I vitigni autoctoni del Piemonte si arricchirà poi, come in ogni edizione, di alcuni eventi collaterali:
- banco d’assaggio dedicato al Verdicchio, vitigno-vino ospite dell’edizione 2024 (cortile della Maddalena);
- banco d’assaggio dedicato ai vini dal Nuovo Mondo con il Sudafrica come protagonista (cortile della Maddalena);
- degustazione guidata curata dal professor Vincenzo Gerbi, che presenterà 6 vini da altrettanti vitigni autoctoni e rari del Piemonte (sala sensoriale del nuovo Museo del Tartufo).
Un’occasione straordinaria per conoscere nuovi e diversi prodotti, per assaporare il fascino delle tipicità che firmano la viticoltura piemontese e che convergeranno, per un giorno, nel centro storico di Alba.
“La manifestazione – dicono dall’associazione Go Wine – giunge alla sesta edizione; si inserisce tra le iniziative che Go Wine svolge ormai da molti anni in Italia a favore dei vitigni autoctoni: è nata in Piemonte per raccontare la particolare ricchezza del vigneto della regione e rafforza un tema caro all’associazione. Go Wine infatti ogni anno promuove un tour dedicato agli autoctoni in sei grandi città italiane e promuove i vini di territorio come strumento per rafforzare l’enoturismo in Italia; l’evento di Alba rafforza questo impegno dell’associazione sempre nel segno di generale occasioni che promuovono cultura del vino e conoscenza”.
La Festa dei Vini Autoctoni del Piemonte si svolge con il patrocinio della Città di Alba e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
14/03/2012
16/03/2012
27/12/2011
12/03/2012