COLORE: PROFUMO: PROPRIETÀ:
QUALCHE CURIOSITÀ:
Rosso intenso Molto persistente
La pianta dello zafferano nasce da un bulbo, ilcrocus sativus, e si caratterizza per avere un fiore ste ri e,che non si trasforma in frutto, dal quale si ottiene la spezia. Nel mese di settembre i bulbi dello zafferano vengono messi a dimora nel campo,secondo un procedimento manuale.
Per circa due mesi i bulbi sottoterra avvianola loro fase vegetativa fino ad arrivare al mese di novem bre, quando dal terreno iniziano a nascere dapprima dei piccolifilamenti erbacei e successivamente dei piccolifiorellini di colore viola. Per circa quindici/ venti giorni,ogni giorno ilcampo si ricopre di questi fiori che vanno raccolti da manodopera specializzata al e prime luci dell'alba.
Terminata la raccolta giornaliera dei fiori,questi vengono direttamente portati in laboratorio e, per ciascun fiore,vengono estratti manualmente tre piccoli filamenti: lo zafferano. I filamenti,detti
stimmi,vengono poi sottoposti ad una lunga essiccazione ad una temperatura controllata di 45° e
confezionati all'interno di vasetti che ne preservano l'aroma. Terminata la raccolta dei fiori,i bulbi restano sottoterra nel campo per consentire l'avvio della fase di duplicazione del bulbo, durantela quale dal terreno emergono esclusivamente dei filamenti erbacei. Nel corso del mese di giugno, i bulbi vengono espiantati manualmente per consentirela separazione dei nuovi dai vecchi,in attesa di un nuovo reimpianto, sulla base di una rotazione triennale,nel mese di settembre.
Lo zafferano è la spezia più pregiata e costosa presente sul mercato.Per questo motivo e per la limitata produzione, per anni è stata gestita come monopolio dello stato. Oggi,tuttavia, le cose sono cambiate e la sua coltivazione è assolutamente libera. Ilclima ideale per ilsuo allevamento, sia in termini di temperatura sia in termini di umidità, è quello presente nei territori molto drenanti e poco argil osi intorno al 40°, non a caso tra i maggiori produttori ci sono la Spagna, l'Iran e l'Italia.
Nel mondo...
La storia di questa spezia è antichissima ed ilsuo impiego non è stato sempre quel o culinario o terapeutico. Originario del 'Asia Minore,lo za'hafaran come lo chiamano gli arabi,era utilizzato dai fenici per tingere le stoffe di giallo, secondo quanto riportato dagli scritti di Plinio.Furono gli arabi
che durante la loro espansione contribuirono alla sua diffusione donando lustro a questa spezia oltre confine: in Spagna, ad esempio, è utilizzato nella preparazione della paella, e in Indonesia è diventata la base perla produzione di curry.
In Italia:
Già in epoca romanalo zafferano era una spezia molto nota utilizzata come afrodisiaco.Con il passare del tempolo zafferano mantenne la sua preziosità tanto che le Repubbliche dello stivale istituirono delle borse commerciali, detta Banchi dello zafferano, perla quotazione delle partite destinate alle grandi corti nobiliari di Firenze,Venezia, Milano e Genova. Nel medioevo, lo zafferano trova impiego per la creazione del a pittura di colore giallo da destinarsi alle arti figurative.
Si narra che durante la costruzione del Duomo di Milano, alla vetrata di SanfElena lavorasse un garzone vetraio che era bravissimo a rendere dorati icolori impiegandolo zafferano al punto tale da guadagnarsi ilsoprannome di Valerio delle Fiandre.Un giorno la figlia di Valerio si sposò e quesful timo non avendo ildenaro necessario per farle un regalo, si presentò al banchetto di nozze con
due vassoi pieni di risotto color dell'oro, dando vita ad una delle più straordinarie ricette italiane il
risotto alla Mi anese".
Dalla mitologia:
Ovidio ci racconta che un tempo viveva una Ninfa chiamata Smillace che si era innamorata di un giovane guerriero,Krocus. Gli Dei non approvavano questa relazione a causa della natura mortale di Krocus, che si contrapponeva a quella immortale della ninfa, e fecero di tutto per interrompere la
relazione rendendo i due innamorati ossessivi,litigiosi e molto infelici. L'amore finiinevitabilmente
in tragedia, Krocus si suicidò per la frustrazione e Smillace impazzi. Gli Dei a questo punto ebbero pena diloro e li trasformarono in piante,lei divennela Smillax Aspera, un arbusto conle foglie a forma di cuore e i rami spinosissimi a simboleggiare un amore tenace ma esasperato.
Lui,invece,divenne un Crocus sativus, un fiore viola, che simboleggia la superbia di essersi innamo rato di un'immortale,dal cuore color del sole.