In un tempo ormai lontano, quando ancora nani e giganti popolavano le montagne ed i boschi delle Dolomiti, ogni sera al calar del sole, i giganti erano soliti riunirsi tutti intorno al "Sassegg" per farsi servire a tavola la cena dei nani sempre svelti e diligenti. I piccoli gnomi si procuravano amorevolmente la farina che serviva per cuocere e cucinare, raccogliendo la secca friabile roccia che trovavano nei dintorni.
Questa pietra di colore bianco calcare era così fragile che si polverizzava non appena i nani riponevano i sacchi di Juta nel loro grande magazzino.
Una dispensa che gli gnomi si premunivano di tenere sempre piena e ben ricolma per poter così preparare, giorno dopo giorno, qualsiasi pietanza o ricetta venisse loro richiesta: dolce o salata, piccante o leggera, già nota o ancora sconosciuta.
I nani sperimentavano sempre nuove prelibatezze e con le loro creazioni superavano se stessi in continuazione.
I giganti aspettavano e degustavano tutto ciò che gli veniva servito, ma siccome non amavano sedere troppo a lungo con la bocca all'asciutto, ogni tanto strizzavano con tutta la loro forza la porosa roccia, facendone fuoriuscire una fresca acqua cristallina.
E fu così che agli abitanti delle zone intorno al "Sassegg" non mancarono mai ne cibo ne bevande... e siccome da allora non è cambiato nulla, è così ancora oggi!