Caratteristiche organolettiche:
Il Moscato d'Asti si presenta brillante, di colore giallo paglierino più o meno intenso; ha un odore
caratteristico e fragrante e in bocca risulta
dolce, aromatico, caratteristico, talvolta vivace o frizzante.
Cenni storico-culturali e curiosità:
La storia del Moscato d'Asti passa inevitabilmente dal Moscato Bianco, vitigno con il quale viene prodotto. Il Moscato Bianco fu importato dai greci nel sud-Italia, e nel Medioevo la coltivazione di queste uve si ampliò anche al nord grazie ai commercianti veneziani. La produzione del Moscato vide il suo periodo d'oro nel Cinquecento-Seicento, in Piemonte, grazie al clima favorevole e alle leggi varate a favore dell'agricoltura. Il XIX vide la nascita dell'industria enologica piemontese e dell'Asti spumante da un lato, mentre dall'altro, le piccole aziende producevano un vino più delicato, dal profumo originale: il Moscato d'Asti.
Abbinamenti consigliati:
Essendo un vino da dessert, viene generalmente accompagnati da dolci, frutta, anche gelati; per fare uno strappo alla regola si dovrebbe però gustare questo vino con cibi salati: è usuale, nella zone di produzione, accompagnarlo con salumi e formaggi, anche piccanti.
Zona di produzione:
Territori nelle provice di Alessandria, Asti e Cuneo.
Vitigni con cui è consentito produrlo:
Moscato Bianco.